Stage per insegnanti e praticanti – settembre-dicembre 2022
Che cos’è il sistema connettivo e miofasciale? Qual è la sua relazione con lo yoga e perché la Medicina Tradizionale Cinese può dirci qualcosa di molto interessante a riguardo? Quali adattamenti sono necessari nella pratica per chi ha delle protesi al ginocchio, all’anca o alla spalla? Come affrontare l’artrite reumatoide con lo yoga? Che cosa significa soffrire di sciatica, quali posizioni possono alleviarne i sintomi e quali devono essere evitate o adattate? Lo yoga può aiutare a tenere sotto controllo la diastasi addominale post parto?
A queste domande risponderemo, durante la quinta edizione di YOGASANA: la pratica in presenza di patologie. In questa edizione, rispetto alle precedenti, vi sarà un seminario in più (per un totale di 7 seminari invece di 6), e pertanto ci sarà più spazio per l’approfondimento sia teorico sia pratico. Come sempre, ci muoveremo tra pratica, anatomia, biomeccanica e filosofia. E, come sempre, il Professor Marco Invernizzi e gli insegnanti Francesco Vignotto ed Erika Pizzo saranno lieti di analizzare i casi particolari e di rispondere alle domande dei partecipanti.
in presenza e online
Il corso potrà essere seguito anche in differita: le registrazioni rimarranno disponibili fino a sei mesi dal termine del corso
Il programma
Tutti i seminari dureranno circa due ore e conterranno una parte teorica e una parte pratica interattiva in cui i partecipanti potranno sottoporre casistiche particolari. Si terranno in sala e contemporaneamente online, ma potranno essere seguiti anche in differita. Al termine di ogni seminario tutti i partecipanti riceveranno le registrazioni, che rimarranno disponibili per sei mesi dalla fine dell’intero ciclo.
Il sistema miofasciale, tra mito e realtà/1
Giovedì 22 settembre ore 19.10
Durante gli ultimi anni, Fascia e sistema miofasciale sono diventate parole abbastanza inflazionate, nei dintorni dello yoga. Come sempre, andremo a indagare quale sia la sostanza che si nasconde al di sotto del rumore. E allora, in questo seminario scopriremo come vi siano parecchi punti di contatto tra le recenti scoperte sul sistema connettivo/miofasciale, lo yoga e alcuni aspetti meno noti della Medicina Tradizionale Cinese: l’idea di una rete di comunicazione onnipervasiva che si trasforma in semiconduttore attraverso sollecitazioni meccaniche, infatti, non può lasciare indifferenti chi abbia familiarità con le discipline psicofisiche.
Il sistema miofasciale, tra mito e realtà/2
Giovedì 6 ottobre ore 19.10
Questo seminario sarà dedicato principalmente alla pratica e a esperire nel concreto il sistema connettivo/miofasciale nel contesto dello yoga. Sarà una pratica dedicata all’attenzione e alle relazioni tra le parti, alle sensazioni legate al tatto e alla scoperta di come il movimento ‘viaggi’ lungo percorsi noti e meno noti attraverso il nostro corpo. Ma questo lavoro servirà da ponte tra la percezione dello spazio del corpo – più libero e leggero rispetto al corpo denso del movimento meccanico – e il corpo che si dispone e si espande nello spazio. E, soprattutto, come questa espansione sensoriale possa sommergere e risolvere tensioni profonde e difficoltà motorie.
Artrite reumatoide
Giovedì 13 ottobre ore 19.10
Durante una delle passate edizioni, in un seminario dedicato all’osteoartrosi, ci è stata posta una domanda sull’artrite reumatoide. Avevamo promesso allora un seminario dedicato all’argomento, perché nonostante la somiglianza nominale, tra osteoartrosi e artrite reumatoide c’è una grande differenza: la prima è un sintomo inevitabile dell’età che può essere alleviato attraverso l’esercizio fisico e la pratica yoga; la seconda è una malattia infiammatoria cronica e autoimmune. E come tale dovremo affrontarla, ricorrendo ad aspetti più sottili che lo yoga ci mette a disposizione e a ciò che la medicina può dirci oggi al riguardo.
Diastasi addominale nel post parto
Giovedì 27 ottobre ore 19.10
La diastasi addominale, ovvero l’eccessiva separazione dei retti addominali, è un fenomeno molto diffuso fra le donne nel post parto ed è in parte fisiologico.
In questo seminario, assieme a Erika Pizzo, vedremo quali sono le implicazioni funzionali, oltre che estetiche, della diastasi, e qual è la soglia di attenzione oltre alla quale occorre intervenire e in quale modo.
Fortunatamente, nello yoga abbiamo a disposizione diversi strumenti, e non intendiamo solo Mula e Uddiyana Bandha, ma un intero approccio che ci offre l’occasione per riconsiderare il nostro addome e la nostra colonna vertebrale come centro e motore del nostro complesso psico-fisico.
Sciatalgia e dolore sacroiliaco
Giovedì 10 novembre ore 19.10
La sciatica è sicuramente una delle patologie più diffuse e ‘gettonate’ tra chi si presenta a un corso di yoga, ed è riconoscibile da sintomi caratteristici: dolore, formicolio, intorpidimento e limitazioni motorie. Per comprenderne le cause, coglieremo l’occasione per esaminare l’anatomia del nervo sciatico e la biomeccanica delle strutture collegate, in particolar modo della colonna lombare e dell’articolazione sacro-iliaca sede quest’ultima di un dolore che spesso accompagna la cosiddetta sciatica, ma che in realtà ha cause diverse. Ovviamente, lo yoga può aiutare molto, se si sa cosa fare.
Osteoporosi
Giovedì 17 novembre ore 19.10
L’osteoporosi è una patologia legata all’età che colpisce in particolar modo e con più forza le donne. Ma anche nei casi più acuti, le cosiddette ‘ossa che si sbriciolano’, l’attività fisica e in particolar modo lo yoga si rivelano molto importanti per la tenuta del sistema muscolo-scheletrico e per vivere una vita relativamente normale. Com’è ovvio però occorre adottare delle precauzioni e saper selezionare le tecniche più efficaci, evitando o adattare quelle potenzialmente dannose. In questo seminario faremo riferimento, oltre che alla pratica yogica, anche alle linee guida del WHO e allo stato dell’arte della terapia riabilitativa.
La pratica con protesi: ginocchio, anca, spalla
Giovedì 1 dicembre ore 19.10
Per il seminario conclusivo prenderemo in esame tre articolazioni maggiori (il ginocchio, l’anca e la spalla) dal punto di vista di chi ha subito un intervento di sostituzione con protesi parziale o totale. Per ognuno di questi casi, valuteremo le limitazioni di movimento, le criticità e gli adattamenti, ma soprattutto come educarsi ed educare gli allievi a gestire la differente mobilità in autonomia.
Ma questo appuntamento che conclude il ciclo ci permetterà di riprendere alcune delle nozioni e delle intuizioni relative al sistema connettivo/miofasciale, ovvero considerare l’elemento particolare, in questo caso ‘estraneo’, all’interno di un contesto fluido che cerca di adattarsi e armonizzarsi.
In ogni modulo si parlerà di…
Principi di anatomo-fisiologia e biomeccanica
- Principi base: movimenti articolari, gruppi muscolari coinvolti
- Adattamenti alle diverse costituzioni e in presenza di patologie
- Cosa fare se l’allievo è in fase riabilitativa o post–riabilitativa
Teoria e pratica del corpo energetico
- L’asana e il corpo energetico secondo la tradizione yogica
- Analisi dell’asana secondo la Medicina Tradizionale Cinese
Dimensione pratico-esperienziale
- Modulare l’approccio: il rapporto tra ‘pretesa’ e possibilità, tra asana come fine o come mezzo
- Precauzioni e attenzioni nella pratica in presenza di patologie
- Come modificare le pratiche in base alle condizioni dell’allievo
- Esempi pratici
- Domande e risposte dei partecipanti
I docenti
Marco Invernizzi
Medico e Professore associato presso la cattedra di medicina fisica e riabilitativa dell’Università del Piemonte Orientale.
Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese, insegnate di Tai Chi e Qi Qong presso Zènon.
Francesco Vignotto
Insegnante di yoga presso Zénon.
Erika Pizzo
Insegnante di yoga in gravidanza e post parto, Qi Gong e allenamento funzionale presso Zénon.
Contributo di partecipazione e attestato di frequenza
Il contributo di partecipazione del corso (comprensivo dei 7 seminari) è di 300€. Per chi si iscrive entro il 7 settembre – versando la quota – il prezzo è agevolato a 278€. Non è possibile iscriversi a singoli seminari, in quanto il corso è da intendersi come un blocco unitario.
Al termine del percorso – con una frequenza minima dell’80% delle lezioni – verrà rilasciato un attestato di frequenza.
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