Un approfondimento sul prossimo corso che ha come tema il rapporto spesso sottovalutato tra yoga e articolazioni, che analizzeremo sotto il profilo muscolare e miofasciale, ma anche trovando una sintesi in un principio che prenderemo a prestito dalle Pratiche di Lunga Vita Cinesi.

Le articolazioni sono luoghi di connessione e di possibilità: sia che mobilitiamo, sia che stabilizziamo una o più articolazioni, noi moduliamo la nostra struttura creando sempre nuove configurazioni, sempre nuovi adattamenti attraverso un linguaggio stratificato e tutt’altro che ovvio.
Proprio per questo, quando abbiamo scarsa consapevolezza e percezione delle nostre articolazioni, non solo i nostri movimenti perdono di ‘risoluzione’ (proprio come un’immagine sgranata), ma risulta compromessa anche la capacità del corpo di collegare le sue parti, di trasmettere il movimento attraverso linee di forza inscritte nel rapporto stesso tra le parti, tra il tutto e l’ambiente che lo contiene: in altre parole, ci muoviamo in modo meccanico e frammentario.
Siamo quindi costretti a pensare al movimento come una somma di singoli movimenti, senza percepirne il flusso che da solo parla il linguaggio del corpo. Anche in questo, le articolazioni sono luoghi privilegiati, di trasmissione e distribuzione, perché a differenza di altre strutture anatomiche permettono attraverso un numero limitato di elementi di sviluppare un’attenzione globalizzata e immediata.
È quindi anche attraverso la consapevolezza delle articolazioni che possiamo recuperare la percezione unitaria del corpo, una unità solitamente occultata dalle tensioni, oltre che dalla pretesa di ottenere dei risultati senza passare dall’ascolto del corpo: lo yoga moderno, purtroppo, non ha sempre dato il buon esempio, malgrado le buone intenzioni.
Proprio per questo, in questi quattro seminari affronteremo il tema attraverso quattro livelli che ci permetteranno progressivamente di allargare sempre di più il campo e di considerare le articolazioni a livelli progressivamente più raffinati:
- Quello muscolare, attraverso lo studio dei muscoli mono e bi-articolari, grazie ai quali cominceremo a comprendere come il movimento viaggi meccanicamente attraverso più articolazioni.
- Quello miofasciale, attraverso cui espanderemo il quadro delle interconnessioni.
- Quello del rapporto armonico tra le tre coppie di articolazioni maggiori, attraverso un principio empirico in uso nel Taijiquan (che applicheremo anche alla pratica più statica degli asana), che ci permetterà, attraverso pochi elementi, di sviluppare l’attenzione per il tutto e i rapporti soggiacenti nelle posture.
- Quello della consapevolezza, approfondendo il rapporto tra articolazioni e rilassamento, tra articolazioni e silenzio mentale.
Il corso, che inizierà giovedì 29 maggio online e in presenza, è a un prezzo agevolato per chi si iscrive in anticipo. Il programma, le date e le modalità di iscrizione si trovano a questo indirizzo:
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