Uddiyana bandha, grazie al suo potenziale riabilitativo e con il nome di vuoto addominale o ginnastica ipopressiva, si sta diffondendo anche fuori dallo Yoga una delle sue pratiche più peculiari, in cui però è difficile separare la componente corporale da quella psichica. Ecco perché, anche praticato come gesto atletico, Uddiyana bandha non può essere soltanto […]
Leggiasana
Yogasana 5: la pratica in presenza di patologie
Corso di formazione per praticanti e insegnanti. Il programma: che cos’è il sistema connettivo e miofasciale? Qual è la sua relazione con lo yoga e perché la Medicina Tradizionale Cinese può dirci qualcosa di molto interessante a riguardo? Quali adattamenti sono necessari nella pratica per chi ha delle protesi al ginocchio, all’anca o alla spalla? Come affrontare l’artrite reumatoide con lo yoga? Che cosa significa soffrire di sciatica, quali posizioni possono alleviarne i sintomi e quali devono essere evitate o adattate? Lo yoga può aiutare a tenere sotto controllo la diastasi addominale post parto?
LeggiYoga: per cominciare
Spesso ci viene rivolta la fatidica domanda: che cosa posso leggere sullo yoga a titolo introduttivo? La risposta non è sempre facile, perché a fronte delle moltissime pubblicazioni sullo yoga, un po’ di buono c’è qua e là, ma i libri ‘di largo consumo’ raramente vanno oltre un’esposizione molto scolastica e schematica, a volte un […]
LeggiSensi soprannaturali: conversazione con Gioia Lussana sullo Yoga della bellezza
Secondo una intuizione del tantrismo del Kaśmīr medievale ancora poco esplorata, lo stupore meravigliato di fronte all’opera d’arte è esperienza del sacro; sacro che attraverso questa breccia può essere colto in ogni aspetto della vita ordinaria.
LeggiYOGASANA 3: la pratica in presenza di patologie
Stage per insegnanti e praticanti; settembre-novembre 2021: dolore lombare, dolore cervicale, disturbi del pavimento pelvico, patologie della spalla, ansia
LeggiCosa significa ‘fare un passo oltre’ nello yoga?
Una partecipante al seminario Yogāsana dedicato alla postura seduta ci ha inoltrato una domanda molto interessante che, oltre a meritare una risposta in privata sede, offre lo spunto per una riflessione generale per le implicazioni che contiene. La domanda (mi perdoni se la riformulo) è più o meno così: “Ha senso che io perseveri nel praticare la posizione del loto sebbene persista uno stato di tensione molto forte? Devo fare un passo oltre il mio disagio, come spesso mi è stato detto, e mantenerla?”
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