SESSIONI DI MEDITAZIONE
2024-25
stare bene dove si è: coltura della mente, attenzione consapevole, contemplazione creativa
Se cerchi un posto dove praticare la meditazione a Novara, ogni venerdì alle 18.00 puoi farlo presso il nostro centro. Oppure puoi richiedere delle lezioni individuali per dei percorsi personalizzati. Avrai la possibilità di approcciarti alla meditazione anche da principiante e di approfondirla sotto l’aspetto pratico e teorico se desideri aggiungere maggiore profondità alla tua pratica.
Meditare significa ritrovare quella tranquillità che, secondo le tradizioni orientali, è lo stato naturale della nostra mente.
Inoltre, a Zénon puoi integrare la pratica meditativa con lo Yoga (che da noi contengono sempre una parte meditativa) e al corso di Educazione al respiro e Pranayama.
Indice dei contenuti
Gli orari
Venerdì |
Meditazione 18.00-19.00 |
Domande frequenti sulla meditazione e sui nostri corsi
Cos’è la meditazione?
La meditazione, in sé, è fare esperienza di una mente che si acquieta. La pratica meditativa più comune e più essenziale (ma non necessariamente ‘per principianti’) consiste nel sedersi in una posizione comoda ma con la schiena eretta, ascoltando il respiro e osservando i pensieri senza intervenire e riportandoci alla sensazione del corpo e del respiro stesso ogni volta che ci accorgiamo che la mente ha iniziato a vagare.
Meditare è scoprire che si sta bene dove si è, che non c’è bisogno di avere qualcosa da fare e di tenersi occupati per essere tranquilli. A questo fine, che è sostanzialmente non avere alcun fine, possono essere utilizzate alcune tecniche di concentrazione su oggetti esterni o su visualizzazioni, tecniche di respirazione, l’evocazione di sensazione o di sentimenti, oppure la recitazione mentale o ad alta voce di mantra, o ancora alcuni tipi di movimento lento come la camminata.
Tutte queste però sono tecniche di meditazione, ossia pratiche che favoriscono una attitudine meditativa, non sono la meditazione, che invece avviene spontaneamente quando si verificano le circostanze adatte.
Quali tipi di meditazione esistono?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare una distinzione tra la meditazione in sé e le varie etichette con cui viene spesso proposta.
Meditare è scoprire che non abbiamo bisogno di niente e che non ci manca nulla per trovare la tranquillità.
Per questo non può nemmeno essere etichettata, né recare la firma di qualcuno che ne possa rivendicare la proprietà o la paternità.
Meditare è di per sé molto semplice (abbiamo scritto una guida), alla portata di chiunque, e non richiede nessun accessorio e nessuna affiliazione.
Quando parliamo di ‘tipi’ di meditazione ci riferiamo invece ai diversi approcci e metodi per giungere alla tranquillità della mente. È importante comprendere che si tratta di diversi modi per andare verso la stessa destinazione (o meglio, smettere di cercarsi altrove), non di destinazioni diverse.
Un altra distinzione possibile è tra la pratica formale e la pratica informale, ma qui ti rimandiamo alla guida alla meditazione che abbiamo scritto.
Perché meditare?
Abbiamo bisogno di meditare più di quanto pensiamo, perché la meditazione non è una voce tra le altre nell’elenco di cose da fare, e al tempo stesso non è nemmeno il riposo passivo del sonno in cui comunque i processi psichici inconsci rimangono attivi. Meditare è una terza opzione che non è normalmente prevista e per questo manca dalle nostre vite: la possibilità, se non di fermare, almeno di rallentare il lavorìo dei nostri pensieri, la capacità di lasciarli esaurire senza per forza trovare l’ultima parola. In altre parole, la possibilità di lasciare andare, di uscire dalla mischia.
Come abbiamo scritto nella nostra guida alla meditazione, meditare e coltivare l’attitudine di attenzione al momento presente ci porta a percepire che “oltre alla parte di noi che partecipa ai moti dell’anima, ce n’è un’altra che rimane quieta“. Ed è una scoperta di portata enorme.
Cosa c’entra la meditazione con lo yoga?
Meditazione e yoga sono entrati nel gergo comune indicando due ‘cose’ diverse ma in realtà sono molto più simili di quanto non si pensi. Nella tradizione indiana, yoga è il nome generico per qualsiasi pratica di carattere meditativo. Il culmine dello yoga è la realizzazione più alta di meditazione, samadhi, in cui soggetto e oggetto spariscono. Quello che oggi chiamiamo yoga è principalmente Hatha Yoga, ovvero un approccio al corpo e alla respirazione che serve di preparazione alla meditazione. Tramite la pratica delle posture e la regolazione del respiro, infatti, il corpo e la mente si acquietano, diventano meno reattivi e si predispongono alla fase seduta. Il risultato di una buona sessione di Yoga, dunque, lo si vede dalla nostra mente e dal nostro corpo (che per lo yoga sono la stessa cosa) durante la meditazione. Ma siccome niente deve rimanere confinato in astratto al tappetino, vedremo anche nella vita di tutti i giorni come la pratica di Yoga e meditazione produrranno benefici a tutti i livelli.
A Zénon hai la possibilità di compiere un percorso integrato di Yoga e di meditazione. Nelle lezioni di Yoga, peraltro, è sempre compresa naturalmente una fase meditativa e durante la lezione settimanale di Pranayama potrai approfondire nei dettagli le tecniche di respirazione.
La meditazione può aiutarmi a gestire le emozioni negative?
La meditazione innanzitutto ci insegna che non sono tanto le emozioni o i pensieri a essere negativi, quanto la nostra reazione che ne prolunga nel tempo gli effetti.
Pensiamo ad esempio a quando, a causa di un evento spiacevole, a volte banale, un’intera giornata ci ‘va storta’. A rovinarci la giornata non è tanto l’emozione iniziale, ma la successiva elaborazione della nostra mente, che ha continuato nel frattempo a mantenerla in vita, a rinfocolarla e a renderla sempre più indigesta.
Meditare, insegnandoci a essere meno reattivi, ad abbandonare i filoni di pensiero meccanici e automatici, ci aiuta a ‘digerire’ più in fretta e meglio le emozioni. Ci arrabbieremo, ci spaventeremo, piangeremo e rideremo comunque, continueremo a vivere l’emozione in sé com’è giusto che sia, ma lasceremo anche che faccia il suo corso, con meno strascico.
Sto facendo un percorso di psicoterapia, la meditazione può aiutarmi?
La meditazione è generalmente un’ottima integrazione per chi sta seguendo un percorso di psicoterapia, soprattutto per chi soffre di disturbi legati all’ansia e allo stress; anche per questo, sempre più spesso elementi di meditazione, come ad esempio la mindfulness, sono introdotti dagli psicoterapeuti nelle loro attività.
La meditazione e la psicoterapia appartengono però a due ambiti distinti, e proprio comprendendone la differente premesse possiamo trarre giovamento da entrambe.
Nella meditazione non ci viene chiesto di analizzare i nostri pensieri e le nostre emozioni, né di risolvere i problemi legati ad essi. Dal punto di vista della meditazione, anzi, non è rilevante chi siamo, cosa ci è accaduto in passato o cosa vogliamo fare della nostra vita.
Durante la pratica seduta, ci viene chiesto di ascoltare il nostro respiro, il nostro corpo e la nostra mente, di osservare come, se non interveniamo, ogni pensiero-emozione nasce, si sviluppa e poi si esaurisce naturalmente senza che occorra fare nulla.
Ovviamente la pratica meditativa è un laboratorio e meditare non ci rende impermeabili a qualsiasi urto della vita. Però a lungo andare ci aiuta a essere più neutri rispetto ai pensieri che sorgono nella nostra mente, ci riporta a quello che c’è in questo momento senza farci trascinare nei vortici del pensiero riguardo a ciò che è stato o ciò che non è ancora.
Questo fare ‘tabula rasa’ è un grande aiuto quando poi bisogna utilizzare le nostre risorse analitiche e riflessive, ad esempio di un percorso terapeutico.
La meditazione, è bene chiarirlo, non è una terapia e non può sostituirsi a un percorso con uno psicoterapeuta nel caso vi sia una situazione di sofferenza o una patologia.
Ho provato a meditare ma non riesco (o penso di non riuscire) a fermare la mente. La meditazione non fa per me?
Tutt’altro. Un errore comune è pensare di dover fermare la mente, ma noi non possiamo fermare i pensieri. Anzi, più proviamo a farlo, più la nostra mente ne accelererà la produzione: pensare di non pensare è ancora un pensiero. Ma allora cosa bisogna fare? In realtà, tutte le tecniche di meditazione servono per allenarci a fare sempre di meno. Ad esempio, osservando una fiamma senza distrarre lo sguardo cominceremo a ‘tagliare’ tutti i movimenti oculari e i pensieri accessori che continuamente drenano le nostre risorse.
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