Una partecipante al seminario Yogāsana dedicato alla postura seduta ci ha inoltrato una domanda molto interessante che, oltre a meritare una risposta in privata sede, offre lo spunto per una riflessione generale per le implicazioni che contiene. La domanda (mi perdoni se la riformulo) è più o meno così: “Ha senso che io perseveri nel praticare la posizione del loto sebbene persista uno stato di tensione molto forte? Devo fare un passo oltre il mio disagio, come spesso mi è stato detto, e mantenerla?”
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Sebbene illuminato, apparir come scemo: è questo il segreto essenziale
Ecco qualcosa che ci può davvero insegnare Lao Tsu, in un epoca di maestri e guru di ogni settore rincorrono i propri adepti. “L’uomo buono non trova bello farsi maestro degli altri”.
LeggiCoronavirus e Teoria del Caos
E mentre la farfalla innesca il tornado tra Imperi lineari e Vie caotiche perché non approfittare del vortice per guarire un po’ la nostra presente invalidità?
LeggiDiventare madri nell’era della ‘paura di vivere’
In questa clausura causata dal coronavirus, un insieme di frustrazione, paura e isolamento invade un buon numero di persone, e tra queste le più facilmente colpite potrebbero essere le future mamme o le neo mamme. Vivere l’evento della nascita in un momento simile significa un po’ andare contro la corrente del comune sentire. Per fortuna, […]
LeggiLa continuazione dello yoga con altri mezzi
Ovvero perché lo yoga via internet, ai tempi del COVID-19, non è una bestemmia. E non è nemmeno così tremendo.
LeggiLa meditazione può essere ‘usata’ per alleviare lo stress?
E anche se arriverà sempre qualcuno più furbo degli altri a proporti qualcosa di più abbordabile, una risposta sensata alla domanda contenuta nel titolo potrebbe essere: occorre che si disimpari a usare; a fare per qualcosa; a prendere solo quello che serve, e a scartare quello che non sembra portare acqua al mulino. È una non […]
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