Avevamo parlato già qualche tempo fa, degli eccessi che provocano infortuni nello yoga, perché tutto ciò che può fare molto bene, può fare anche molto male. Soprattutto quando uno pensa, con molta leggerezza, che sia possibile piegare alle proprie pretese energie che sono tanto creative quanto potenzialmente distruttive, e molto più capillari di quanto si possa immaginare.
LeggiIl vero yoga non esiste, grazie al cielo
Da qualche tempo uno spettro si aggira per lo yoga, un fantasma che sobilla gli animi, li incita a gettarsi nella mischia per una causa giusta e sacrosanta che come sempre, se si oltrepassa il limite, rischia di trasformarsi in crociata, o più probabilmente in farsa.
LeggiNon si può lasciare andare: oltre il rilassamento
Il rilassamento è un tema di interesse universale. Chiunque desidera abbandonare lo sforzo, anche i più stacanovisti cultori della fatica e persino i più masochisti seguaci di Wim Hof. Perché superata la china ci sarà la discesa, e non sarà la stessa discesa di chi vi è arrivato a bordo del suo Suv. Si parla […]
LeggiC’è differenza tra yoga(āsana) ed esercizio fisico?
Oggi vi è molta attenzione agli aspetti anatomici e biomeccanici degli āsana yogici, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di adattarne la pratica a un pubblico di massa, con tutta la varietà di condizioni fisiche che questo comporta. Tuttavia, questi aspetti, pur essendo oggi imprescindibili per la pratica e per l’insegnamento, non bastano a spiegare […]
LeggiYoga, o la (re)invenzione di una tradizione: intervista a Marco Passavanti
Per questa intervista ho voluto rispolverare L’invenzione della tradizione, lettura che risale ai miei ormai lontani anni come studente universitario, perché è un titolo che ricorre spesso nella mia mente quando si parla delle origini dello yoga e dei suoi spesso fumosi rapporti con la pratica odierna. La raccolta di saggi curata da Eric J. Hobsbawm […]
LeggiRidimensionando lo Iyengar che è in me
Ovvero dell’autorità, dell’idealismo, dell’irrealizzabile perfezione che sfugge sempre più in là per chi cerca di allinearsi a un solo piano. C’è un’immagine che mette a confronto il giovane B. K. S. Iyengar del 1934 e quello ottuagenario del 2003. Il titolo celebra quasi sovieticamente i progressi compiuti negli anni nel perfezionare Utthita Trikonāsana, la posizione […]
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