Risposte alle domande ricorrenti non solo sui nostri corsi di Yoga a Novara, ma anche sullo Yoga in generale e su come possa aiutare in caso di problemi di salute.
Contenut
Domande pratico-organizzative
Che cos’è lo yoga?
Nella tradizione indiana, Yoga è un termine utilizzato da millenni per indicare qualsiasi pratica meditativa e/o ascetica. Lo Yoga che si è diffuso in tutto il mondo da circa un secolo a questa parte è una pratica psicofisica, che comprende principalmente tre elementi:
1. l’utilizzo di posture o āsana (eseguite in sequenze dinamiche o, più tradizionalmente, in forma statico-isometrica),
2. il controllo/espansione del respiro o pranayama, sia attraverso l’ascolto del respiro naturale, sia attraverso tecniche specifiche;
3. l’attitudine introspettiva, ovvero l’ascolto del corpo e delle sue modificazioni ‘dall’interno’, che conduce naturalmente alla meditazione (dhyana).
Le varie forme (stili) di yoga oggi presenti sul mercato interpretano e mettono l’accento su uno di questi elementi. A Zénon cerchiamo di fornire un approccio che non perda mai di vista tutti e tre gli elementi elencati più sopra.
Chi può praticare yoga?
Mentre lo yoga tradizionale era riservato a pochi, lo yoga moderno si rivolge a chiunque desideri approfondire il legame tra mente e corpo. Non esistono preclusioni di sorta. Alcune condizioni psicofisiche, tuttavia, rendono raccomandabile un percorso individuale.
Per praticare yoga devo avere qualche prerequisito fisico? (Ad esempio: sono troppo rigido per fare yoga?)
Non esistono prerequisiti fisici per praticare yoga. A Zénon lavoriamo sempre con gradualità, principalmente con movimenti lenti e consapevoli accompagnati dal respiro, per cui cerchiamo sempre di favorire la capacità di ogni persona di muoversi secondo le proprie possibilità e avvertire il proprio limite molto prima di superarlo.
Se però soffri di una patologia (ad esempio, patologie della colonna o delle articolazioni, malattie croniche, depressione ecc.) occorre avvertire l’insegnante, in modo che adatti la pratica alla tua condizione.
Che differenza c’è tra lo Yoga e altre attività fisiche?
I sistemi coinvolti nella pratica dello yoga non sono esattamente gli stessi che vengono coinvolti nell’esercizio fisico comunemente inteso, anche se occasionalmente possono coincidere.
Ad esempio, i concetti di ‘sovraccarico funzionale’ (ovvero lo stress che fornisco al corpo per produrre un adattamento) e di ‘soglia aerobica’ (il momento in cui si ‘rompe il fiato’ passando dal metabolismo anaerobico a quello aerobico) non sono esattamente applicabili allo yoga, che tendenzialmente mira, anche nel sovraccarico, a rallentare il metabolismo energetico piuttosto che accelerarlo, complice anche la particolare regolazione del respiro: controllo dell’addome e filtraggio alla glottide (ujjayi), estensione delle fasi respiratorie. In altre parole, praticando āsana anche per ore si potrebbe non varcare mai la soglia aerobica.
Eppure, nonostante si muova secondo modalità che per il comune modo di pensare sarebbero improduttivi, la pratica degli yogāsana produce anche una profonda risposta fisiologica e un notevole effetto di ritorno sulle prestazioni fisiche.
Che tipo (o stile) di Yoga si pratica a Zénon?
A Zénon pratichiamo Hatha Yoga. Preferiamo utilizzare questa etichetta generica (lo Hatha Yoga è la matrice di tutto lo Yoga contemporaneo) perché non siamo affiliati a nessuno degli stili correnti: pur riconoscendo che in ogni stile ci sono aspetti utili e interessanti, riteniamo più utile un approccio personalizzato e basato sull’esperienza, piuttosto che su protocolli prestabiliti.
Durante le lezioni di Yoga dedichiamo particolare attenzione alla consapevolezza del corpo e alla coordinazione, al respiro e alla sua ‘rieducazione’ (che non solo serve a calmare la mente, ma anche a proteggere la colonna vertebrale durante l’esecuzione delle posizioni) e, naturalmente, agli aspetti meditativi. Anche per questo, il corso di Yoga comprende una lezione settimanale di meditazione e una dedicata alla respirazione e alle tecniche di Pranayama.
Domande generali sullo Yoga e sul nostro approccio
Vorrei meditare ma non ho molta capacità di concentrazione.
Inizia allora dallo Yoga. Siccome in questi sistemi il corpo e la mente non sono elementi distinti, cominciando dalla pratica corporea e respiratorio potrai migliorare la tua capacità di concentrazione affrontando la questione da un punto di partenza differente.
Mi interessa la meditazione. Perché dovrei fare Yoga?
Quando parliamo di Yoga e di meditazione, comunemente intendiamo nel primo caso la pratica corporea di posizioni diverse, in movimento o statiche, e nel secondo la pratica meditativa seduta: sembrerebbe di parlare di due pratiche diverse. In realtà lo Yoga è principalmente meditazione. La pratica di diverse posizioni che allungano e rinforzano la muscolatura, la pratica del respiro servono come preparazione alle fasi meditative sedute.
Praticando Yoga, prepari gradualmente il tuo corpo e la tua mente a rimanere a lungo in immobilità senza che questo ti causi eccessivo stress. A Zénon, le lezioni di Yoga comprendono sempre degli spazi dedicati alla meditazione, che a volte nascono spontaneamente durante la pratica corporea.
Domande sulla meditazione e sullo yoga
Ho mal di schiena, come mi può aiutare lo Yoga?
È noto che lo Yoga, praticato con le dovute attenzioni, può fare molto per il mal di schiena.
Se si tratta di un mal di schiena ‘generico’ dovuto ad esempio alla sedentarietà, lo Yoga restituisce una postura più equilibrata con naturalezza, educando anche al piacere di sentirsi più ‘dritti’ senza innaturalezze. Ma anche se invece ci troviamo di fronte a ernie, protusioni o altre patologie del rachide lo Yoga può fare molto.
Lo Yoga attribuisce particolare importanza alla colonna vertebrale. Tutte le posizioni sono infatti riconducibili a una particolare modificazione del rachide: flessione, flessione laterale, arcuazione, torsione, estensione assiale ecc. Questo lavoro permette di allungare e rinforzare tutta la muscolatura che sostiene la colonna vertebrale e di agire su ogni parte della colonna, grazie anche all’utilizzo degli arti che con le loro diverse configurazioni permettono di intensificare l’azione su specifiche vertebre.
In questo modo, la colonna vertebrale può ritrovare la sua postura naturale liberandosi dalle tensioni dovute allo stress, ai compensi e alle cattive abitudini.
Ma l’elemento ancora più importante che contribuisce a migliorare il mal di schiena è… il respiro. Nella pratica dello Yoga, infatti, si apprende a coordinare la muscolatura pelvico-addominale con il diaframma toracico (principale muscolo respiratorio) e il diaframma vocale (la classica respirazione ‘ujjayi’, regolata dalla glottide e utilizzata durante le posizioni). Questo coinvolgimento della muscolatura respiratoria durante il movimento e durante la tenuta delle posizioni permette di mantenere la pressione intra-addominale e intra-toracica costante, rendendo la cavità addominale e toracica una vera e propria ‘struttura gonfiabile’ a sostegno e protezione del rachide.
Soffro di cervicale, la pratica dello Yoga mi può aiutare o può essere dannosa?
Certamente, con qualche piccola precauzione (ad esempio evitando le posture capovolte, almeno in fase iniziale), lo Yoga non solo aiuta a decomprimere le vertebre cervicali e ad alleviare il dolore, ma anche a mitigare le cause più profonde della cervicalgia. Tra queste, infatti vi può essere una errata postura e, aspetto da non sottovalutare, anche fattori psicologici come lo stress e l’ansia. Tutti elementi che la pratica posturale, la respirazione profonda e le diverse tecniche di Pranayama contribuiscono a curare.
Sto assumendo psicofarmaci, posso praticare Yoga?
Sì, ma devi avvertire l’insegnante, anche e soprattutto nel caso in cui tu cessassi di assumerli.
Soffro di dolore cronico, lo Yoga mi può aiutare?
Sì, esistono diversi studi scientifici che analizzano il ruolo dello yoga non solo nella riduzione del dolore cronico, ma anche nel riconfigurare il rapporto con il proprio corpo e con il dolore stesso. Questo, in parole povere, significa che lo Yoga permette di affrontare dolore cronico anche con maggiori risorse psicologiche, oltre che con strumenti eccezionali come il respiro (che è un vero e proprio analgesico naturale), il movimento consapevole e gli strumenti per il rilassamento.
Soffro di asma, lo Yoga può essermi di aiuto?
Sì. Anche se lo Yoga non sostituisce le cure farmacologiche per l’asma, l’educazione a una respirazione lenta e profonda e il rilassamento indotto dalla pratica possono aiutare notevolmente nell’alleviare i sintomi dell’asma e nel ridurre le crisi.
Mi hanno consigliato di fare ginnastica posturale, lo Yoga rientra in questa tipologia di esercizio?
Lo Yoga moderno praticato oggi è essenzialmente posturale. In più, essendo una disciplina psicofisica, ti può aiutare a comprendere come gli squilibri posturali e le tensioni emotive si influenzino vicendevolmente, riportando l’equilibrio su entrambi i fronti.
Soffro di ansia e di stress, cosa può essermi utile: lo Yoga o la meditazione?
Lo Yoga, inteso come pratica posturale, è una preparazione alla meditazione, oltre che, potenzialmente, una forma di meditazione in sé. Se non hai mai praticato meditazione, ti suggeriamo di iniziare con lo Yoga o comunque di affiancare alla lezione di meditazione anche almeno una lezione settimanale di Yoga, e, volendo, anche la lezione di respirazione/Pranayama. Questo ti aiuterà a percepire meglio la continuità del lavoro e a entrare meglio nella pratica meditativa.
Detto questo, lo Yoga e la Meditazione sono utili sotto molti aspetti: innanzitutto, aiutano a vivere nel presente, coltivando l’attenzione per il corpo, il respiro e un’osservazione senza giudizio della produzione di pensieri.
Soffro di ipertensione, lo Yoga è utile?
L’esercizio fisico di moderata intensità, assieme all’alimentazione, è uno strumento importante per combattere l’ipertensione e i fattori di rischio collegati, come il sovrappeso. Riguardo allo Yoga, c’è una interessante meta-analisi che dimostra come questa disciplina si dimostri particolarmente efficace a ridurre la pressione sanguigna, quando includono tutti e tre gli elementi salienti della pratica: le posture, la respirazione e la meditazione. Questo non deve stupire, perché la pratica della respirazione profonda e della meditazione hanno come effetto la stimolazione del sistema nervoso parasimpatico, ovvero quella branca del sistema nervoso autonoma che stimola la quiete e il riposo.
In caso di ipertensione occorre evitare le posture in cui la testa si trova in posizione inferiore rispetto al cuore.