CORSI DI YOGA
2024
asana pranayama meditazione
Contenuti
Se cerchi dei corsi di Yoga a Novara, a Zénon incontrerai una proposta essenziale, lontana dagli stili alla moda, ma che mira a fornirti gli strumenti fondamentali per scoprire come il corpo e gli stati mentali ed emotivi sono strettamente connessi, e come lavorare per migliorare questa connessione con i mezzi che lo Yoga ci mette a disposizione.
Lo Yoga è oggi noto soprattutto per le posture (āsana). La pratica corporea, tuttavia, è nello Yoga parte di un percorso molto più vasto, che comprende l’attenzione consapevole, il respiro e la meditazione.
La pratica dello Yoga è basata su un principio molto semplice: il rilascio dello sforzo, anche quando si compie uno sforzo. Questo apparente paradosso, comune alle arti maziali interne, implica che lo Yoga non sia semplicemente un repertorio di tecniche, ma un approccio che mette al centro la consapevolezza. Ciò significa che questo principio può essere trasposto in ogni aspetto della vita, anche quando si sta facendo dello sport o si sta lavorando a una scrivania.
Lo Yoga, in altre parole, è uno strumento per amministrare e raffinare le proprie risorse energetiche e mentali con maggiore chiarezza. Per questo, tra le altre cose, si dimostra un rimedio particolarmente efficace sia contro gli inconvenienti di una vita sedentaria (mal di schiena, cervicalgia, problematiche posturali) sia contro lo stress e l’ansia che ormai accompagnano la vita di sempre più persone.
Lo Yoga che proponiamo a Zénon non richiede dei prerequisiti fisici, né di eseguire necessariamente posture estreme che vadano oltre i limiti fisiologici del proprio corpo. Richiede soltanto la disponibilità a prendere coscienza di come si è, senza giudizi e senza forzature: è proprio così che si aprono possibilità inaspettate.
Accanto alle lezioni collettive di base (indicate semplicemente come “Yoga” negli orari), vi sono anche lezioni di approfondimento dedicate a:
Se hai domande di tipo organizzativo o sullo Yoga in generale, leggi le nostre FAQ.
Orari delle lezioni collettive di Yoga a Novara
Lunedì |
Yoga 19.10-20.10 |
Martedì |
Yoga 13.00-14.00 Yoga 18.00-19.00 |
Mercoledì |
Yoga 10.00-11.00 Yoga 18.30-19.30 Yoga 19.40-20.40 |
Giovedì |
Yoga 13.00-14.00 Respirazione/Pranayama 18.00-19.00 |
Venerdì |
Yoga 13.00-14.00 Meditazione 18.00-19.00 Yoga 19.10-20.10 |
Sabato |
Yoga 10.00-11.00 |
Orari Yoga in gravidanza e post parto
Per maggiori informazioni sulle lezioni di yoga in gravidanza e post parto vai a questa pagina.
Lunedì |
11.30-12.40 |
Mercoledì |
18.00-19.00 |
Sabato |
11.15-12.25 |
Che tipo di yoga si pratica a Zénon?
Esistono molti ‘stili’ ed etichette nel mondo dello Yoga moderno, che generano molta confusione perché è spesso difficile distinguere la sostanza dall’esigenza di rendere un prodotto attraente e alla moda.
Premesso che le forme di Yoga oggi praticate sono tutte declinazioni dello Hatha Yoga (da cui derivano il sistema delle posture e delle tecniche di respirazione), noi preferiamo spendere qualche parola per descrivere innanzitutto il senso globale di ciò che facciamo durante una lezione di Yoga, ovvero un lavoro:
- sul corpo, tramite le posture (āsana), con lo scopo di esplorare la dimensione fisica, i suoi ritmi e le sue relazioni;
- sulla respirazione e sull’energia vitale attraverso l’educazione al respiro, prāṇāyāma, i bandha e le mudra;
- sull’ascolto e sul rilassamento, attraverso tecniche mirate (Yoga Nidra) e come base di partenza per l’esecuzione di ogni tecnica;
- sul rapporto tra tutti questi aspetti e gli stati emotivi e mentali; la capacità di concentrazione sorge spontaneamente, senza sforzo, dal rilassamento.
Nessuno di questi aspetti è, nella nostra visione, isolabile, perché ognuno è contenuto nell’altro e ogni parte è interdipendente.
Proprio per il suo mettere in relazione ogni componente umana, anche quando si concentra su un aspetto specifico, lo Yoga differisce profondamente dal normale esercizio fisico e mira a reintegrare l’essere umano con le risorse e i principi attivi che lo rendono vitale.
Due parole sul respiro
In tutte le nostre lezioni approfondiamo le tecniche yogiche dedicate all’educazione al respiro e, progressivamente, al Prāṇāyāma, cioè la regolazione-espansione dell’energia vitale.
Il respiro è il punto di connessione tra il corpo e la mente: per questo, quando la mente è agitata, il respiro ne risente immediatamente, turbando anche il corpo. Imparando ad ascoltare il respiro e a interagire con esso, possiamo ritrovare la tranquillità che ci è più naturale, migliorando la capacità di concentrazione e di assorbire gli urti della vita.
Detto in altri termini, dal respiro dipende la nostra energia, che nella tradizione indiana è chiamata prana e si riferisce tanto alle ‘nostre’ risorse fisiche e mentali, quanto all’energia che assorbiamo dall’ambiente e trasferiamo all’ambiente.
Perché ci sia equilibrio, lo scambio dev’essere equilibrato. Nello Yoga si dice che quando siamo turbati, la nostra energia viene spinta all’esterno, come se divenissimo impermeabili all’ambiente: lavorare sul respiro ci aiuta quindi a fare spazio, liberandoci dalle scorie sia fisiche che mentali, in modo tale che si possa ristabilire il naturale ricircolo dell’energia.
All’educazione al respiro e al Prāṇāyāma viene dedicatea una lezione settimanale.
Percorsi individuali e per piccoli gruppi
Non sempre le lezioni collettive sono ideali per tutti. I motivi possono essere diversi: per questione di orari, perché si vogliono approfondire aspetti particolari dello yoga, per condizioni psicofisiche particolari (problemi di salute, traumi recenti), o perché semplicemente perché ci si sente più a proprio agio in un contesto insegnante-allievo.
Per questo, accanto ai corsi regolari di Yoga, svolgiamo anche percorsi individuali o per piccoli gruppi di preparazione, di approfondimento o di potenziamento, tra i quali:
- Scioglimento muscolare e articolare
- Rilassamento profondo e gestione dello stress
- Potenziamento della respirazione per sportivi
- Pavimento pelvico e addome
- Altri percorsi di approfondimento
Domande frequenti sullo Yoga
Domande generali sullo yoga
Che cos’è lo yoga?
Nella tradizione indiana, Yoga è un termine utilizzato da millenni per indicare qualsiasi pratica meditativa e/o ascetica. Lo Yoga che si è diffuso in tutto il mondo da circa un secolo a questa parte è una pratica psicofisica, che comprende principalmente tre elementi:
1. l’utilizzo di posture o āsana (eseguite in sequenze dinamiche o, più tradizionalmente, in forma statico-isometrica),
2. il controllo/espansione del respiro o pranayama, sia attraverso l’ascolto del respiro naturale, sia attraverso tecniche specifiche;
3. l’attitudine introspettiva, ovvero l’ascolto del corpo e delle sue modificazioni ‘dall’interno’, che conduce naturalmente alla meditazione (dhyana).
Le varie forme (stili) di yoga oggi presenti sul mercato interpretano e mettono l’accento su uno di questi elementi. A Zénon cerchiamo di fornire un approccio che non perda mai di vista tutti e tre gli elementi elencati più sopra.
Chi può praticare yoga?
Mentre lo yoga tradizionale era riservato a pochi, lo yoga moderno si rivolge a chiunque desideri approfondire il legame tra mente e corpo. Non esistono preclusioni di sorta. Alcune condizioni psicofisiche, tuttavia, rendono raccomandabile un percorso individuale.
Per praticare yoga devo avere qualche prerequisito fisico? (Ad esempio: sono troppo rigido per fare yoga?)
Non esistono prerequisiti fisici per praticare yoga. A Zénon lavoriamo sempre con gradualità, principalmente con movimenti lenti e consapevoli accompagnati dal respiro, per cui cerchiamo sempre di favorire la capacità di ogni persona di muoversi secondo le proprie possibilità e avvertire il proprio limite molto prima di superarlo.
Se però soffri di una patologia (ad esempio, patologie della colonna o delle articolazioni, malattie croniche, depressione ecc.) occorre avvertire l’insegnante, in modo che adatti la pratica alla tua condizione.
Che differenza c’è tra lo Yoga e altre attività fisiche?
I sistemi coinvolti nella pratica dello yoga non sono esattamente gli stessi che vengono coinvolti nell’esercizio fisico comunemente inteso, anche se occasionalmente possono coincidere.
Ad esempio, i concetti di ‘sovraccarico funzionale’ (ovvero lo stress che fornisco al corpo per produrre un adattamento) e di ‘soglia aerobica’ (il momento in cui si ‘rompe il fiato’ passando dal metabolismo anaerobico a quello aerobico) non sono esattamente applicabili allo yoga, che tendenzialmente mira, anche nel sovraccarico, a rallentare il metabolismo energetico piuttosto che accelerarlo, complice anche la particolare regolazione del respiro: controllo dell’addome e filtraggio alla glottide (ujjayi), estensione delle fasi respiratorie. In altre parole, praticando āsana anche per ore si potrebbe non varcare mai la soglia aerobica.
Eppure, nonostante si muova secondo modalità che per il comune modo di pensare sarebbero improduttivi, la pratica degli yogāsana produce anche una profonda risposta fisiologica e un notevole effetto di ritorno sulle prestazioni fisiche.
Yoga e meditazione
Che cosa c’entra lo Yoga con la meditazione?
Quando parliamo di Yoga, intendiamo generalmente la pratica psicofisica di posture con il controllo del respiro. In realtà, tradizionalmente Yoga è un termine che indica qualsiasi pratica di tipo meditativo, e le tecniche posturali che oggi sono comunemente associate a questa parola sono una preparazione alla meditazione, abituando il corpo e la mente al silenzio e alla tranquillità.
A Zénon, le lezioni di Yoga comprendono sempre degli spazi dedicati alla meditazione, che a volte nascono spontaneamente durante la pratica corporea.
Naturalmente, abbiamo anche una sessione settimanale di meditazione.
Vorrei meditare ma non ho molta capacità di concentrazione e mi spaventa l’idea di un’intera sessione di meditazione
Inizia allora dallo Yoga. Siccome in questi sistemi il corpo e la mente non sono elementi distinti, cominciando dalla pratica corporea e respiratoria potrai migliorare la tua capacità di concentrazione affrontando la questione in modo più graduale.
Praticare Yoga in presenza di patologie…
Ho mal di schiena, come mi può aiutare lo Yoga?
È noto che lo Yoga, praticato con le dovute attenzioni, può fare molto per il mal di schiena.
Se si tratta di un mal di schiena ‘generico’ dovuto ad esempio alla sedentarietà, lo Yoga restituisce una postura più equilibrata con naturalezza, educando anche al piacere di sentirsi più ‘dritti’ senza rigidità. Ma anche se ci troviamo di fronte a ernie, protusioni o altre patologie del rachide lo Yoga può fare molto.
Lo Yoga attribuisce particolare importanza alla colonna vertebrale. Tutte le posizioni sono infatti riconducibili a una particolare modificazione del rachide: flessione, flessione laterale, arcuazione, torsione, estensione assiale ecc. Questo lavoro permette di allungare e rinforzare tutta la muscolatura che sostiene la colonna vertebrale e di agire su ogni parte della colonna, grazie anche all’utilizzo degli arti che con le loro diverse configurazioni permettono di intensificare l’azione su specifiche vertebre.
In questo modo, la colonna vertebrale può ritrovare la sua postura naturale liberandosi dalle tensioni dovute allo stress, ai compensi e alle cattive abitudini.
Ma l’elemento ancora più importante che contribuisce a migliorare il mal di schiena è… il respiro. Nella pratica dello Yoga, infatti, si apprende a coordinare la muscolatura pelvico-addominale con il diaframma toracico (principale muscolo respiratorio) e il diaframma vocale (la classica respirazione ‘ujjayi’, regolata dalla glottide e utilizzata durante le posizioni). Questo coinvolgimento della muscolatura respiratoria durante il movimento e durante la tenuta delle posizioni permette di mantenere la pressione intra-addominale e intra-toracica costante, rendendo la cavità addominale e toracica una vera e propria ‘struttura gonfiabile’ a sostegno e protezione del rachide.
Soffro di cervicale, la pratica dello Yoga mi può aiutare o può essere dannosa?
Certamente, con qualche piccola precauzione (ad esempio evitando le posture capovolte, almeno in fase iniziale), lo Yoga non solo aiuta a decomprimere le vertebre cervicali e ad alleviare il dolore, ma anche a mitigare le cause più profonde della cervicalgia. Tra queste, infatti vi può essere una errata postura e, aspetto da non sottovalutare, anche fattori psicologici come lo stress e l’ansia. Tutti elementi che la pratica posturale, la respirazione profonda e le diverse tecniche di Pranayama contribuiscono a curare.
Sto assumendo psicofarmaci, posso praticare Yoga?
Sì, ma devi avvertire l’insegnante, anche e soprattutto nel caso in cui tu cessassi di assumerli.
Soffro di dolore cronico, lo Yoga mi può aiutare?
Sì, esistono diversi studi scientifici che analizzano il ruolo dello yoga non solo nella riduzione del dolore cronico, ma anche nel riconfigurare il rapporto con il proprio corpo e con il dolore stesso. Questo, in parole povere, significa che lo Yoga permette di affrontare dolore cronico anche con maggiori risorse psicologiche, oltre che con strumenti eccezionali come il respiro (che è un vero e proprio analgesico naturale), il movimento consapevole e gli strumenti per il rilassamento.
Soffro di asma, lo Yoga può essermi di aiuto?
Sì. Anche se lo Yoga non sostituisce le cure farmacologiche per l’asma, l’educazione a una respirazione lenta e profonda e il rilassamento indotto dalla pratica possono aiutare notevolmente nell’alleviare i sintomi dell’asma e nel ridurre le crisi.
Mi hanno consigliato di fare ginnastica posturale, lo Yoga rientra in questa tipologia di esercizio?
Lo Yoga moderno praticato oggi è essenzialmente posturale. In più, essendo una disciplina psicofisica, ti può aiutare a comprendere come gli squilibri posturali e le tensioni emotive si influenzino vicendevolmente, riportando l’equilibrio su entrambi i fronti.
Soffro di ansia e di stress, cosa può essermi utile: lo Yoga o la meditazione?
Lo Yoga, inteso come pratica posturale, è una preparazione alla meditazione, oltre che, potenzialmente, una forma di meditazione in sé. Se non hai mai praticato meditazione, ti suggeriamo di iniziare con lo Yoga o comunque di affiancare alla lezione di meditazione anche almeno una lezione settimanale di Yoga, e, volendo, anche la lezione di respirazione/Pranayama. Questo ti aiuterà a percepire meglio la continuità del lavoro e a entrare meglio nella pratica meditativa.
Detto questo, lo Yoga e la Meditazione sono utili sotto molti aspetti: innanzitutto, aiutano a vivere nel presente, coltivando l’attenzione per il corpo, il respiro e un’osservazione senza giudizio della produzione di pensieri.
Soffro di ipertensione, lo Yoga è utile?
L’esercizio fisico di moderata intensità, assieme all’alimentazione, è uno strumento importante per combattere l’ipertensione e i fattori di rischio collegati, come il sovrappeso. Riguardo allo Yoga, c’è una interessante meta-analisi che dimostra come questa disciplina si dimostri particolarmente efficace a ridurre la pressione sanguigna, quando includono tutti e tre gli elementi salienti della pratica: le posture, la respirazione e la meditazione. Questo non deve stupire, perché la pratica della respirazione profonda e della meditazione hanno come effetto la stimolazione del sistema nervoso parasimpatico, ovvero quella branca del sistema nervoso autonoma che stimola la quiete e il riposo.
In caso di ipertensione occorre evitare le posture in cui la testa si trova in posizione inferiore rispetto al cuore.
Richiedi informazioni
Per prenotare una lezione di prova e per informazioni, puoi contattarci al 3492462987
…oppure puoi scriverci compilando questo modulo:
Per approfondire
“Trasforma la tua vita, diventa insegnante di Yoga”, ovvero la vittoria non consiste che in continue batoste
È curioso come gli slogan dei corsi di formazione per insegnanti di yoga si stiano sintonizzando quasi tutti su questa…
Perché ci infortuniamo facendo yoga? (Ovvero la dimenticata arte di conservarsi)
Certo, fatalità, distrazione e patologie pregresse sono dietro l’angolo, ma a leggere degli infortuni più frequenti che capitano ai praticanti di yoga, si rimane stupefatti per la prevedibilità delle cause, che spesso possono ridursi alla co-occorrenza di due fattori: superamento dei limiti fisiologici e ripetizione nel tempo.
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Insegnante di yoga è chi l’insegnante di yoga fa
Quando si diventa insegnanti di yoga? Il giorno in cui ricevi un attestato con un numero di ore? Prosegue la riflessione su cosa significa essere insegnanti oggi, in un mondo in cui sempre più persone sono ‘certificate’.